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Corso in House “Anticorruzione e Trasparenza” – “PIAO” – “Privacy” “Accesso agli atti” – “Redazione Atto amministrativo”

  /  Corso in House “Anticorruzione e Trasparenza” – “PIAO” – “Privacy” “Accesso agli atti” – “Redazione Atto amministrativo”

Webinar Dirittoitalia

Specifiche e Quote di Partecipazione del Corso in House

Docente: Dott. Pietro Rizzo
Orario: 9:00 – 14:00 incluso question time
Quota individuale di partecipazione*: La quota comprende: accesso all’aula virtuale, il materiale didattico e l’attestato di Partecipazione in formato digitale.
*Se la fattura è intestata ad Ente Pubblico, la quota è esente IVA, ai sensi dell’art. 10, D.P.R. n.633/72 (e successive modificazioni)

 

Quota Annuale Giorni Partecipanti
2.000€ Singola giornata formativa Fino a 50 Partecipanti
3.500€ Due giornate formative Fino a 50 Partecipanti
5.000€ Tre giornate formative Fino a 50 Partecipanti
6.000€ Quattro giornate formative Fino a 50 Partecipanti
6.500€ Cinque giornate formative Fino a 50 Partecipanti

Docente: Dott. Pietro Rizzo

Pietro Rizzo, già segretario generale di Comune capoluogo e direttore generale. Iscritto nella sezione “A” del registro dei revisori legali, iscritto nell’elenco nazionale degli OIV, revisore dei conti di Enti Locali, Societa’ partecipate e Societa’ per azioni.

Consulente di Enti locali. Autore di pubblicazioni in materia. Relatore in corsi per il conseguimento di crediti formativi per i Revisori dei conti degli Enti Locali.

Programma dei Corsi in House

Le recenti novità in materia di Prevenzione della Corruzione degli Enti Locali

Programma:

  1. Etica e legalità: la prevenzione della corruzione
  2. La “corruzione”:
    a) Il concetto penale (specifico) e le diverse tipologie di reato.
    b) Il concetto “allargato” all’intero settore dei reati contro la Pubblica amministrazione.
    c) Il concetto di cattiva amministrazione.
  3. Il Codice di comportamento:
    a) Il codice di comportamento che individua gli standard etici di comportamento che generalmente corrispondono ai principi di equità, eguaglianza, tutela della persona, diligenza, trasparenza, onestà.
    b) Il codice di comportamento interno dell’Ente.
    c) Le nuove disposizioni in materia di Codice di comportamento.
    d) Le disposizioni introdotte dal DL 36/2022:
    – Le problematiche connesse alla disciplina inerente il corretto utilizzo delle tecnologie informatiche, mezzi di informazione e social media;
    – L’utilizzo dei social come strumenti di comunicazione istituzionale ed il rispetto dell’etica pubblica.
    e) Le sanzioni applicabili per la violazione delle norme del Codice di comportamento.
  4.  Il conflitto di interessi:
    a) Nozione e tipologie.
    b) L’obbligo di astensione ed il dovere di segnalazione.
    c) Connessioni con altre fonti normative.
    d) L’incompatibilità diffusa (art. 6-bis, legge n. 241/1990).
    e) Il Conflitto di interessi nel nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023).
    f) Le recentissime indicazioni fornite dall’ANAC in materia di conflitto d’interessi.
  5. Il Piano Triennale di prevenzione della corruzione:
    a) Il Piano anticorruzione.
    b) Principio del miglioramento continuo del PTCP.
    c) La valutazione e la gestione del rischio corruzione.
    d) Analisi del contesto interno ed esterno.
    e) Gestione del rischio (risk management) nell’elaborazione e aggiornamento del PTPC.
    f) Processi e procedimenti.
    g) La mappatura dei procedimenti.
    h) Calcolo del rischio dei vari procedimenti.
    i) La verifica dell’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione.
    j) L’individuazione delle ulteriori misure di prevenzione della corruzione.
    k) L’illecito disciplinare del dipendente per violazione delle misure di prevenzione previste dal piano anticorruzione.
    l) La nuova disciplina introdotta dal D.lgs. n. 24/2023 in materia di whistleblowing.
    m) L’applicazione delle norme anticorruzione e trasparenza negli Enti di Diritto Privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni – rapporti e collegamenti con il Decreto Legislativo 231/2001.
  6. Anticorruzione e trasparenza:
    a) Le nuove disposizioni in materia di pubblicazioni in “Amministrazione trasparente”.
    b) I nuovi obblighi di pubblicazione in “ Amministrazione trasparente”.
    c) Rischi, responsabilità e conseguenze della mancata applicazione della normativa.
  7. Il Piano:
    a) L’inserimento nell’apposita sezione del PIAO del Piano anticorruzione.

Le forme di accesso agli atti degli Enti Locali: Civico Generalizzato – Procedimentale gli orientamenti del garante della privacy e della giurisprudenza amministrativa

Le continue interpretazioni giurisprudenziali, ed i frequenti interventi sanzionatori del Garante per la protezione dei dati personali, in materia di accesso richiedono ai Dirigenti e Funzionari degli Enti Locali particolare attenzione ed assiduo aggiornamento al fine di evitare pesanti dirette responsabilità.

Il corso, dal taglio esclusivamente pratico e con l’ausilio di apposita modulistica, intende analizzare la disciplina sull’accesso nelle sue diverse forme civico, generalizzato e procedimentale (L.241/90), sulla base delle disposizioni in materia e della loro interpretazione data dalla Giurisprudenza e dal Garante sulla Privacy, esaminando nel dettaglio presupposti, modalità, limiti e responsabilità delle varie fattispecie di accesso e soffermandosi sul bilanciamento tra il diritto di accesso e la tutela della riservatezza sulla base della recentissima giurisprudenza amministrativa sull’argomento.

 

Programma:

  1. Gli obblighi di pubblicazione per le Amministrazioni Pubbliche ed il coordinamento con il Piano triennale per la prevenzione della corruzione.
  2. Il rapporto tra il diritto alla privacy ed il concetto di trasparenza amministrativa.
  3. L’accesso.
  4. Le varie forme di accesso.
  5. Distinzione fra accesso generalizzato e accesso civico.
  6. Scopo e modalità di fruizione dell’accesso civico.
  7. L’accesso generalizzato: caratteristiche, funzioni e modalità di fruizione.
  8. La richiesta di accesso civico generalizzato a documenti contenenti dati personali per i quali è richiesta particolare tutela.
  9. Le possibilità di diniego totale o parziale dell’accesso civico generalizzato: la motivazione.
  10. L’accesso procedimentale agli atti amministrativi previsto dalla Legge n. 241 del 1990: presupposti, modalità, limiti.
  11. I diritti dei soggetti controinteressati.
  12. Il diniego o la limitazione dell’accesso.
  13. Il rapporto tra il diritto di accesso generalizzato e l’accesso procedimentale agli atti amministrativiLa tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti.
  14. La salvaguardia degli interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica (proprietà intellettuale, diritto d’autore e segreti commerciali).
  15. Il bilanciamento tra il diritto di accesso difensivo, preordinato all’esercizio del diritto alla tutela giurisdizionale e la tutela della riservatezza.
  16. Le garanzie per i soggetti richiedenti in caso di mancata risposta o di diniego.
  17. Le linee guida e le indicazioni del Garante per la protezione dei dati personali in materia di diffusione di atti e documenti degli Enti Locali.
  18. Gli interventi sanzionatori del Garante per la protezione dei dati personali nel caso di mancata osservanza della normativa per la protezione dei dati personali.
  19. Diritto di accesso e diritto di informazione dei Consiglieri comunali.
  20. L’accesso diretto dei Consiglieri comunali al sistema informatico dell’Ente – i diversi orientamenti giurisprudenziali.
  21. L’accesso ai pareri legali – le varie forme di parere legale.
  22. L’accesso agli atti di gara.
  23. L’accesso agli atti di esecuzione dei contratti – nuovi orientamenti giurisprudenziali del Consiglio di Stato.
  24. L’accesso agli esposti, alle denunce ed agli atti della Polizia Locale.
  25. L’accesso agli atti inerenti.
  26. i Dipendenti comunali.
  27. Accesso agli atti concorsuali.
  28. Accesso agli atti di soggetti deceduti.
  29. Accesso alle autorizzazioni edilizie.
  30. Le varie responsabilità dei dirigenti e funzionari in tema di violazione di obblighi di pubblicazione e accesso.
  31. L’ ipotesi di “ lite temeraria” in caso di illegittimo rifiuto di rilascio di copia e conseguente ricorso al Giudice amministrativo che riconosce il diritto al rilascio.

Il rispetto della normativa in materia di Protezione dei Dati Personali da parte degli Enti Locali

Le continue interpretazioni giurisprudenziali ed i frequenti interventi sanzionatori del Garante per la protezione dei dati personali, in materia di osservanza della normativa per il rispetto della privacy richiedono ai Dirigenti e Funzionari degli Enti Locali particolare attenzione ed assiduo aggiornamento al fine di evitare pesanti dirette responsabilità.

Il corso, dal taglio esclusivamente pratico, analizza il Regolamento europeo in materia di protezione di dati personali ed il successivo DLgs n.101 del 2018, anche sulla base della loro interpretazione data dalla Giurisprudenza e dal Garante sulla Privacy, esaminando nel dettaglio presupposti, modalità, limiti e responsabilità per il puntuale rispetto di tale normativa.

 

Progamma:

  1. Il difficile rapporto tra il diritto alla privacy ed il concetto di trasparenza amministrativa.
  2. La trasparenza amministrativa come strumento per combattere i fenomeni di corruzione e di cattiva amministrazione.
  3. Il Regolamento europeo in materia di protezione di dati personali ( 679/2016).
  4. Il DLgs n.101 del 2018.
  5. Le diverse tipologie di dati.
  6. L’informativa : contenuti – tempi – modalità- esonero.
  7. Diritti degli interessati.
  8. Il consenso.
  9. Il trattamento dei dati da parte degli Enti Locali – presupposti di legittimazione.
  10. Titolare, responsabile, incaricato del trattamento.
  11. Il rischio del trattamento.
  12. misure di sicurezza da adottare nelle varie fasi del trattamento.
  13. Le sanzioni.
  14. Le linee guida e le indicazioni del Garante per la protezione dei dati personali in materia di diffusione di atti e documenti degli Enti Locali.
  15. Il rispetto della normativa sula protezione dei dati personali nella pubblicazione degli atti nell’albo pretorio ed in “ Amministrazione trasparente” – differenze e modalità.
  16. Anonimizzazione e pseudoanonimizzazione.
  17. Gli interventi sanzionatori del Garante per la protezione dei dati personali nel caso di mancata osservanza della normativa per la protezione dei dati personali.
  18. Le varie responsabilità dei Dirigenti e dei Funzionari in tema di violazione di obblighi di pubblicazione e accesso.

 

La prevenzione della Corruzione nella concreta prassi Amministrativa: la redazione dell’atto amministrativo – le regole per rispettare le norme in materia di anticorruzione, trasparenza, pubblicità e privacy

La prevenzione della corruzione si deve considerare non come una serie di adempimenti amministrativi, ma come la concreta elaborazione ed articolazione di misure, effettive e reali, di anticipazione del possibile sviluppo di dinamiche e condotte corruttive ed in genere di “cattiva amministrazione”. La prevenzione della corruzione deve articolarsi e manifestarsi, non in modo contrapposto ed antagonista rispetto alla normale attività amministrativa ed alle sue regole, ma come attività parallela e correttiva rispetto alla gestione amministrativa.

In tale ambito di particolare importanza è per gli operatori degli Enti Locali redigere un atto amministrativo, sia esso una proposta di deliberazione, una determinazione, o un’ordinanza perché, oltre all’indispensabile rispetto delle norme fondamentali previste dalla disciplina generale amministrativa, è necessario tenere conto delle recenti disposizioni intervenute in materia di anticorruzione, trasparenza, privacy.

Scopo del corso, dal taglio esclusivamente pratico è quello di fornire gli elementi necessari per la corretta redazione, indispensabile non solo per la prevenzione del contenzioso ma anche per evitare possibili profili di responsabilità del Dipendente pubblico.

 

Programma:

  1. Il concetto di corruzione e quello di cattiva amministrazione.
  2. Il rischio corruzione.
  3. Il Piano anticorruzione.
  4. Contenuto ed aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione.
  5. Il conflitto di interessi:
    a) Le disposizioni contenute nel Codice di comportamento;
    b) L’obbligo di astensione ed il dovere di segnalazione;
    c) Conflitto di interessi e Codice dei contratti pubblici.
  6. Processi e procedimenti.
  7. La redazione dell’atto amministrativo.
  8. La strumentalità dell’attività di corretta redazione degli atti amministrativi alla prevenzione del contenzioso e per evitare profili di responsabilità.
  9. L’incidenza della normativa anticorruzione nella formazione del provvedimento amministrativo.
  10. Come si struttura un atto amministrativo.
  11. Il rispetto dei termini e la prevenzione della corruzione.
  12. Il monitoraggio dei tempi del procedimento dopo la legge anticorruzione.
  13. La motivazione dell’atto amministrativo: il valore e la congruità della motivazione.
  14. Il nuovo ruolo della motivazione alla luce della normativa in materia di prevenzione della corruzione.
  15. Il dispositivo – il collegamento con l’istruttoria del procedimento.
  16. La redazione degli atti nel rispetto della privacy e degli obblighi di pubblicazione.
  17. Le indicazioni del Garante della privacy in tema di dati sensibili: gli accorgimenti operativi.
  18. Le responsabilità per il danno da ritardo nella conclusione del procedimento.
  19. La fattispecie di responsabilità di tipo indennitario introdotta dall’art. 28 della L. 98/2013 per violazione del termine di conclusione del procedimento;
  20. La trasparenza dell’attività amministrativa come misura di prevenzione della corruzione.
  21. L’accesso civico cd. generalizzato: differenze con il tradizionale accesso documentale (artt. 22 e segg. della Legge n. 241/1990) e con le altre ipotesi di accesso.

Il piano con particolare riferimento agli obiettivi in materia di Contrasto alla Corruzione

Il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) è stato introdotto nel nostro Ordinamento dall’art.6 del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2021, n. 113 e successivamente integrato e modificato da numerose disposizioni normative.

Il percorso che ha reso attuativo il PIAO, le incertezze, i continui rinvii sulla sua adozione rendono non semplice la sua prima attuazione, soprattutto perché, mentre il quadro attuativo andava a definirsi, molti Enti, che hanno proseguito il loro iter approvativo degli strumenti di pianificazione e programmazione previsti dalla Normativa, si trovano in una situazione che crea incertezze a tutti coloro che devono provvedere a dare attuazione alle nuove disposizioni normative da poco entrate in vigore.

Di particolare rilievo e delicatezza è la predisposizione della sezione del PIAO che deve contenere gli strumenti e le fasi per giungere alla piena trasparenza dei risultati dell’attività e dell’organizzazione amministrativa nonché per raggiungere gli obiettivi in materia di contrasto alla corruzione, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia e in conformità agli indirizzi adottati dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) con il Piano nazionale anticorruzione.

Scopo del corso, dal taglio esclusivamente pratico, è quello di individuare le procedure per una corretta adozione del PIAO e principalmente di individuare le modalità di integrazione della normativa anticorruzione e sulla trasparenza nell’apposita sezione, anche al fine di evitare conseguenze nel caso di una non corretta attuazione.

 

Programma:

  1. Etica e legalità: la prevenzione della corruzione.
  2. Il concetto di corruzione e quello di cattiva amministrazione.
  3. Il rischio corruzione.
  4. La normativa anticorruzione.
  5. IL PIAO.
  6. Iter di approvazione del PIAO.
  7. Approvazione del PIAO in fase di prima attuazione.
  8. I termini di approvazione del PIAO “a regime”.
  9. Il contenuto del PIAO.
  10. L’ integrazione dei diversi piani confluiti nel PIAO, con particolare riferimento alla predisposizione della sezione dedicata all’anticorruzione e alla trasparenza.
  11. La sezione dedicata all’anticorruzione e alla trasparenza.
  12. La trasparenza dell’attività amministrativa come misura di prevenzione della corruzione.
  13. Il monitoraggio della sottosezione “Rischi corruttivi e trasparenza” secondo le modalità definite dall’ANAC.
  14. Adempimenti successivi all’approvazione del PIAO.
  15. Regime sanzionatorio in caso di mancata adozione del Piano.

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