
Webinar sulla Prevenzione alla Corruzione
La scuola di Formazione della Pubblica Amministrazione Dirittoitalia.it, organizza ed effettua la pianificazione dell'attività formativa in materia di ``Prevenzione della Corruzione - Accesso agli Atti - Privacy - Contrasto alla Corruzione - PIAO” per il personale dipendente in modalità Webinar o presso l'ente anche in forma aggregata con altri enti, pertanto propone i seguenti corsi per il Piano Annuale 2023 di formazione per la prevenzione della corruzione e per azioni positive.
Catalogo corsi “Prevenzione della Corruzione – Accesso agli Atti – Privacy – Contrasto alla Corruzione – PIAO”
Le recenti novità in materia di Prevenzione della corruzione negli Enti Locali ed il nuovo codice di comportamento DPR N. 81 del 13/06/2023
La legge 190/2012 impone dei corsi di formazione di livello generale rivolti a tutto il Personale degli Enti Pubblici per la trattazione di tematiche legate ai principi di etica e legalità nonché sulle disposizioni anticorruzione, al fine di offrire un’informazione complessiva su come prevenire, reprimere e contrastare il fenomeno della corruzione.
Il loro scopo è quello di fornire non solo un aggiornamento professionale, per approfondire la mera conoscenza della normativa, ma di essere uno strumento per consentire ai Dipendenti Pubblici di fare proprie le regole per un corretto comportamento a presidio dell’integrità delle Amministrazioni.
Il recentissimo D.P.R. n. 81 del 13 giugno scorso, entrato in vigore il successivo 14 luglio, nel porre rilevanti modificazioni al D.P.R. n. 62 del 2013 “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”, stabilendo nuovi obblighi nei confronti dei Dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni e nuovi compiti per i loro Dirigenti, prevede espressamente cicli formativi sui temi dell’etica pubblica e sul comportamento etico, che devono essere effettuati obbligatoriamente, sia a seguito di assunzione, sia in ogni caso di passaggio a ruoli o a funzioni superiori, nonché di trasferimento del personale.
Sul piano culturale la prevenzione della corruzione si realizza anche attraverso l’individuazione, diffusione e adozione dei valori della legalità, dell’integrità dell’etica pubblica, che possono fornire ai dipendenti di un’amministrazione principi e schemi di comportamento in grado di guidare le scelte e gli atti compiuti nell’esercizio della loro funzione, affinché nei pubblici uffici siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.
Esistono comportamenti che, pur non violando le leggi, denotano un cattivo uso dei poteri, dei processi e delle risorse pubbliche: integrità e legalità richiedono non solo il rispetto delle leggi, ma anche il rispetto di valori e principi morali comunemente condivisi, che guidano il giudizio su ciò che è giusto e appropriato.
Nel corso, dal taglio esclusivamente pratico, saranno discussi i principi etici e comportamentali dell’azione del lavoratore pubblico, con casi concreti e precedenti giurisprudenziali, e saranno esaminate, le disposizioni contenute nel Codice di comportamento, con particolare attenzione al conflitto d’interesse, anche alla luce delle indicazioni fornite recentemente dall’ANAC, ed alle nuove responsabilità attribuite ai Dirigenti.
PROGRAMMA
- Etica e legalità: la prevenzione della corruzione
- La “corruzione”:
a) Il concetto penale (specifico) e le diverse tipologie di reato.
b) Il concetto “allargato” all’intero settore dei reati contro la Pubblica Amministrazione.
c) Il concetto di cattiva amministrazione - Il Codice di comportament
a) Il Codice di comportamento che individua gli standard etici di comportamento che corrispondono ai principi di equità, eguaglianza, tutela della persona, diligenza, trasparenza, onestà.
b) Il Codice di comportamento interno dell’Ente.
c) Le nuove disposizioni in materia di Codice di comportamento introdotte dal D.P.R. n. 81 del 13 giugno 2023.
d) I pareri ed i rilievi formulati dal Consiglio di Stato sugli schemi di Codice di Comportamento.
e) Il parere negativo formulato dal Consiglio di Stato.
f) Le disposizioni relative all’ utilizzo delle tecnologie informatiche messe a disposizione dall’Ente ed a quello dei mezzi di informazione ed ai social media da parte del Personale.
g) I rapporti con il pubblico.
h) Il divieto da parte di fare dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell’amministrazione o che possano nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale.
i) Le nuove responsabilità attribuite ai Dirigenti.
j) Le sanzioni applicabili per la violazione delle norme del Codice di comportamento. - Il conflitto di interessi.
a) Nozione e tipologie.
b) L’obbligo di astensione ed il dovere di segnalazione.
c) Connessioni con altre fonti normative.
d) L’incompatibilità diffusa (art. 6-bis, legge n. 241/1990).
e) Il Conflitto di interessi nel nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023).
f) Le recentissime indicazioni fornite dall’ANAC in materia di conflitto d’interessi. - Il Piano Triennale di prevenzione della corruzione:
a) Il Piano anticorruzione.
b) Principio del miglioramento continuo del PTCP.
c) La valutazione e la gestione del rischio corruzione.
d) Analisi del contesto interno ed esterno.
e) Gestione del rischio (risk management) nell’elaborazione e aggiornamento del PTPC.
f) La mappatura dei procedimenti.
g) Calcolo del rischio dei vari procedimenti.
h) La verifica dell’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano. commessi reati di corruzione..
i) L’individuazione delle ulteriori misure di prevenzione della corruzione.
j) L’illecito disciplinare del dipendente per violazione delle misure di prevenzione previste dal piano anticorruzione.
k) La nuova disciplina introdotta dal D.lgs. n. 24/2023 in materia di whistleblowing. - Anticorruzione e trasparenza:
a) Le nuove disposizioni in materia di pubblicazioni in “Amministrazione trasparente”.
b) I nuovi obblighi di pubblicazione in “ Amministrazione trasparente”.
c) Rischi, responsabilità e conseguenze della mancata applicazione della normativa. - IL PIAO
a) L’inserimento nell’apposita sezione del PIAO del Piano anticorruzione e del programma sulla trasparenza.
Le forme di accesso agli atti degli enti locali: Civico – Generalizzato – Procedimentale gli orientamenti del garante della privacy e della giurisprudenza amministrativa
Le continue interpretazioni giurisprudenziali, ed i frequenti interventi sanzionatori del Garante per la protezione dei dati personali, in materia di accesso richiedono ai Dirigenti e Funzionari degli Enti Locali particolare attenzione ed assiduo aggiornamento al fine di evitare pesanti dirette responsabilità.
Il corso, dal taglio esclusivamente pratico e con l’ausilio di apposita modulistica, intende analizzare la disciplina sull’accesso nelle sue diverse forme civico, generalizzato e procedimentale (L.241/90), sulla base delle disposizioni in materia e della loro interpretazione data dalla Giurisprudenza e dal Garante sulla Privacy, esaminando nel dettaglio presupposti, modalità, limiti e responsabilità delle varie fattispecie di accesso e soffermandosi sul bilanciamento tra il diritto di accesso e la tutela della riservatezza sulla base della recentissima giurisprudenza amministrativa sull’argomento.
PROGRAMMA
- Gli obblighi di pubblicazione per le Amministrazioni Pubbliche ed il coordinamento con il Piano triennale per la prevenzione della corruzione.
- Il rapporto tra il diritto alla privacy ed il concetto di trasparenza amministrativa.
- L’accesso.
- Le varie forme di accesso.
- Distinzione fra accesso generalizzato e accesso civico.
- Scopo e modalità di fruizione dell’accesso civico.
- L’accesso generalizzato: caratteristiche, funzioni e modalità di fruizione.
- La richiesta di accesso civico generalizzato a documenti contenenti dati personali per i quali è richiesta particolare tutela.
- Le possibilità di diniego totale o parziale dell’accesso civico generalizzato: la motivazione.
- L’accesso procedimentale agli atti amministrativi previsto dalla Legge n. 241 del 1990: presupposti, modalità, limiti.
- I diritti dei soggetti controinteressati.
- Il diniego o la limitazione dell’accesso.
- Il rapporto tra il diritto di accesso generalizzato e l’accesso procedimentale agli atti amministrativi.
- La tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti.
- La salvaguardia degli interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica (proprietà intellettuale, diritto d’autore e segreti commerciali).
- Il bilanciamento tra il diritto di accesso difensivo, preordinato all’esercizio del diritto alla tutela giurisdizionale e la tutela della riservatezza.
- Le garanzie per i soggetti richiedenti in caso di mancata risposta o di diniego.
- Le linee guida e le indicazioni del Garante per la protezione dei dati personali in materia di diffusione di atti e documenti degli Enti Locali.
- Gli interventi sanzionatori del Garante per la protezione dei dati personali nel caso di mancata osservanza della normativa per la protezione dei dati personali.
- Diritto di accesso e diritto di informazione dei Consiglieri comunali.
- L’accesso diretto dei Consiglieri comunali al sistema informatico dell’Ente – i diversi orientamenti giurisprudenziali.
- L’accesso ai pareri legali – le varie forme di parere legale.
- L’accesso agli atti di gara.
- L’accesso agli atti di esecuzione dei contratti – nuovi orientamenti giurisprudenziali del Consiglio di Stato.
- L’accesso agli esposti, alle denunce ed agli atti della Polizia Locale.
- L’accesso agli atti inerenti i Dipendenti comunali.
- Accesso agli atti concorsuali.
- Accesso agli atti di soggetti deceduti.
- Accesso alle autorizzazioni edilizie.
- Le varie responsabilità dei dirigenti e funzionari in tema di violazione di obblighi di pubblicazione e accesso.
- L’ ipotesi di “ lite temeraria” in caso di illegittimo rifiuto di rilascio di copia e conseguente ricorso al Giudice amministrativo che riconosce il diritto al rilascio.
La prevenzione della corruzione nella concreta prassi amministrativa: la redazione dell’atto amministrativo – le regole per rispettare le norme in materia di anticorruzione, trasparenza, pubblicità e privacy
La prevenzione della corruzione si deve considerare non come una serie di adempimenti amministrativi, ma come la concreta elaborazione ed articolazione di misure, effettive e reali, di anticipazione del possibile sviluppo di dinamiche e condotte corruttive ed in genere di “cattiva amministrazione”.
La prevenzione della corruzione deve articolarsi e manifestarsi, non in modo contrapposto ed antagonista rispetto alla normale attività amministrativa ed alle sue regole, ma come attività parallela e correttiva rispetto alla gestione amministrativa.
In tale ambito di particolare importanza è per gli operatori degli Enti Locali redigere un atto amministrativo, sia esso una proposta di deliberazione, una determinazione, o un’ordinanza perché, oltre all’indispensabile rispetto delle norme fondamentali previste dalla disciplina generale amministrativa, è necessario tenere conto delle recenti disposizioni intervenute in materia di anticorruzione, trasparenza, privacy.
Scopo del corso, dal taglio esclusivamente pratico è quello di fornire gli elementi necessari per la corretta redazione, indispensabile non solo per la prevenzione del contenzioso ma anche per evitare possibili profili di responsabilità del Dipendente pubblico.
PROGRAMMA
- Etica e legalità.
- Il concetto di corruzione e quello di cattiva amministrazione.
- Il rischio corruzione.
- Il Piano anticorruzione.
- Contenuto ed aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione.
- L’inserimento del Piano anticorruzione all’interno dell’apposita sezione del PIAO.
- Il conflitto di interessi
a) Le disposizioni contenute nel Codice di comportamento, modificato dal D.P.R. n. 81 del 13 giugno 2023.
b) I recentissimi orientamenti dell’ANAC in materia di conflitto d’interessi.
c) L’obbligo di astensione ed il dovere di segnalazione.
d) Il Conflitto di interessi nel nuovo Codice dei contratti pubblici (Dlgs 36/2023). - La redazione dell’atto amministrativo.
- La strumentalità dell’attività di corretta redazione degli atti amministrativi alla prevenzione del contenzioso e per evitare profili di responsabilità.
- L’incidenza della normativa anticorruzione nella formazione del provvedimento amministrativo.
- La motivazione dell’atto amministrativo: il valore e la congruità della motivazione.
- Il nuovo ruolo della motivazione alla luce della normativa in materia di prevenzione della corruzione.
- Il rispetto dei termini e la prevenzione della corruzione.
- Il monitoraggio dei tempi del procedimento dopo la legge anticorruzione.
- La redazione degli atti nel rispetto della privacy e degli obblighi di pubblicazione.
- Le indicazioni del Garante della privacy in tema di dati sensibili: gli accorgimenti operativi.
- Le responsabilità per il danno da ritardo nella conclusione del procedimento.
- La fattispecie di responsabilità di tipo indennitario per violazione del termine di conclusione del procedimento.
- La trasparenza dell’attività amministrativa come misura di prevenzione della corruzione.
- L’accesso civico cd. generalizzato: differenze con il tradizionale accesso documentale (artt. 22 e segg. della Legge n. 241/1990) e con le altre ipotesi di accesso.
Il PIAO con particolare riferimento agli obiettivi in materia di Contrasto alla Corruzione
Il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) è stato introdotto nel nostro Ordinamento dall’art.6 del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2021, n. 113 e successivamente integrato e modificato da numerose disposizioni normative.
Di particolare rilievo e delicatezza è la predisposizione della sezione del PIAO che deve contenere gli strumenti e le fasi per giungere alla piena trasparenza dei risultati dell’attività e dell’organizzazione amministrativa nonché per raggiungere gli obiettivi in materia di contrasto alla corruzione, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia e in conformità agli indirizzi adottati dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) con il Piano nazionale anticorruzione.
Scopo del corso, dal taglio esclusivamente pratico, è quello di individuare le procedure per una corretta adozione del PIAO e principalmente di individuare le modalità di integrazione della normativa anticorruzione e sulla trasparenza nell’apposita sezione, anche al fine di evitare conseguenze nel caso di una non corretta attuazione.
PROGRAMMA
- Etica e legalità: la prevenzione della corruzione.
- Il concetto di corruzione e quello di cattiva amministrazione.
- Il rischio corruzione.
- La normativa anticorruzione.
- IL PIAO.
- Il concetto di “ valore pubblico”.
- Iter di approvazione del PIAO.
- I termini di approvazione del PIAO.
- Il contenuto del PIAO.
- L’ integrazione dei diversi piani confluiti nel PIAO, con particolare riferimento alla predisposizione della sezione dedicata all’anticorruzione e alla trasparenza.
- La sezione dedicata all’anticorruzione e alla trasparenza.
- La trasparenza dell’attività amministrativa come misura di prevenzione della corruzione.
- Il monitoraggio della sottosezione “Rischi corruttivi e trasparenza” secondo le modalità definite dall’ANAC.
- Adempimenti successivi all’approvazione del PIAO.
- Regime sanzionatorio in caso di mancata adozione del Piano.
“PIAO” – Accesso agli atti – Redazione Atto amministrativo – Responsabilità (Concetti base)
PROGRAMMA
- Etica e legalità
- Anticorruzione e trasparenza dopo il PNA 2022
- La Prevenzione della corruzione
- La mappatura dei processi nella pubblica amministrazione
- La sezione del PIAO contenente il Piano anticorruzione ed il Programma sulla trasparenza
- Il concetto di “ valore pubblico”
- Il Codice di comportamento dopo le modifiche introdotte dal DPR 81 del 13 giugno 2023
- La redazione dell’atto amministrativo: le regole per rispettare le norme in materia di anticorruzione, trasparenza, pubblicità e privacy.
- Trasparenza diritto di accesso e trattamento dati personali.
- Le forme di responsabilità dei pubblici dipendenti ( amministrativa, contabile, disciplinare)
- L’applicazione delle norme anticorruzione e trasparenza negli Enti di Diritto Privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni – rapporti e collegamenti con il decreto legislativo 231/2001.